La Scena Non Esiste non è un claim, è una provocazione. È il tentativo di dare un nome a un territorio che sfugge ai riflettori ufficiali: crew, clubs, festival, collettivi, location, centri culturali, label, management, uffici stampa, record shop, booking agency, magazine, production studio, vinyl pressing, instrument shop, radio, party.
Vogliamo ascoltare chi lo rende vivo e tracciare insieme una mappa in costante evoluzione, sempre aperta. Il punto di partenza è una domanda: esiste davvero una scena elettronica italiana o esistono molteplici pratiche che parlano idiomi diversi?
Raccogliamo storie, dati, suoni e immagini per rispondere senza chiudere la questione, lasciando che ogni testimonianza interroghi la successiva. Potremmo quasi definirla al di fuori di ogni genere, con una connotazione più scientifica: un organismo pluricellulare complesso, fatto di cellule diverse che cooperano, si moltiplicano, cambiano forma.
Un sistema vivo, che respira e si muove senza un centro preciso.
Se condividi il bisogno di capire dove siamo e dove possiamo spingerci, entra nel flusso.
Abbiamo aperto uno spazio dove ragionare insieme su ciò che sta emergendo.
È un contesto condiviso, in cui ogni presenza ha un ruolo.
— LINEA
Milano, Giugno 2025